Un indimenticabile weekend organizzato da H2BO per gli allievi, per gli amici sub e non, alla scoperta della splendida Isola del Giglio.

Per te che non sei riuscito a completare gli esami di AR o Apnea mancando le uscite al mare….per te che hai voglia di immergerti….per te che hai intenzione di fare gli ultimi tuffi di stagione….questa non la puoi perdere….!!!!

I mesi di settembre e ottobre sono i più belli per fare immersioni nei nostri bellissimi mari: l’acqua è caldissima e il mare è ricco di vita dopo il caotico periodo estivo di turisti…e tutti noi abbiamo voglia di mare e di immersioni….dunque eccoci pronti !!!

La nostra meta è a 11 miglia dal Promontorio dell’Argentario, al centro del Mar Tirreno…..l’isola del Giglio.

Scopri l’isola

Seconda per dimensione nell’Arcipelago Toscano, l’Isola del Giglio col suo mare limpido e generoso è luogo ideale per una vacanza subacquea.

Il Giglio è un’isola che, con una costa non particolarmente frastagliata, presenta comunque insenature e ripari assieme a punti paesaggisticamente notevoli. La costa si presenta alta: il punto più alto raggiunge i 498 m., l’approdo principale è “Giglio Porto” (1) sul versante orientale. La baia di “Campese” (2) caratterizza il lato nord-occidentale. Un faro (faro n. 2156-E 1486) è posto a nord presso la  “Punta del Fenaio”(3), in una torre ottagonale bianca con una fascia rossa. Porre attenzione ad alcune secche pericolose a sud e ad est della punta. La “Punta Faraglione” delimita ad ovest la baia del Campese (4). La punta è caratteri zzata da un alto e grande “faraglione”. L’estremità meridionale dell’isola prende il nome di “Punta del Capel Rosso” (5), omonima di un’altra punta della vicina isola di “Giannutri”, ha un’aspetto allungato che degrada lentamente. Il piccolo scalo situato nei pressi della punta è privato. Alzando lo sguardo si vede una torre bianca ed una costruzione a strisce bianche e rosse che ospita il faro (n. 2168-E 1492).

 E’ possibile quindi ripararsi, oltre che nel porto, nella “baia del Campese” con fondo sabbioso ed una grande spiaggia; nella “Cala delle Cannelle”(6) e nella “Cala delle Caldane” (7) entrambe poco a sud del porto. Tra il porto e le cale si trovano alcuni scogli all’interno dei quali è possibile la navigazione, ecc..

Impressionante è il numero di immersioni possibili intorno all’Isola in rapporto alla sua estensione; ogni tratto di mare in pratica offre opportunità per indimenticabili esplorazioni.

Sottocosta o sulle secche al largo, si incontra facilmente quasi ogni specie di pesce pelagico mediterraneo, e pesci di ogni tipo e taglia. Saraghi, tanute, dentici, palamite, ricciole, tonni, barracuda e pesci luna si lasciano avvicinare in una coloratissima scenografia naturale.

In questi fondali troviamo anche entusiasmanti pareti impreziosite da gorgonie bianche, gialle e rosse, i cui colori si alterano man mano che la profondità aumenta. Nelle infinite tane dei fondali risulta inevitabile l’incontro con murene, gronchi, cernie ed aragoste anche a profondità limitate; infatti la fascia interessante varia dai 15 ai 35 metri. Spugne, tunicati, parazoanti, anemoni e spirografi rivestono la roccia sottostante dando vita ad un laboratorio biologico naturale di estremo interesse.